Ma le sere d’agosto

Ma le sere d’agosto, che orchestra diventa la risaia, quando tutta sobbolle e gorgoglia di migliaia e migliaia di rane affacciatesi al pelo dell’acqua abbacinata dalla luna piena.
Rane di Lombardia! Organizzate a cori, attaccano la loro querela che, per essere millenaria, torna a farci malinconicamente pensosi (la malinconia è campagnola).
E forse quel canto non appartiene a quelle voci, ma a quell’ acque, a quelle zolle calde, alle stesse radici della terra.

C. Angelini, da Questa Lomellina, in Questa mia bassa (e altre terre), Scheiwiller, 1970