(…) Chiedete a qualunque
(…) Chiedete a qualunque moderno narratore di storie e vi dirà che c’è sempre un momento in cui viene sfiorato dal fuoco, da quella che a noi piace chiamare ispirazione, e ciò risale alla notte dei tempi, al principio della nostra razza, ai nobili venti che hanno dato forma a noi e al nostro mondo.
Il cantastorie risiede nel profondo di ciascuno di noi. Il creatore di storie è sempre con noi. Supponiamo che il nostro mondo sia devastato dalla guerra, dagli orrori che ciascuno di noi può facilmente immaginare. Supponiamo che le nostre città vengano sommerse dalle acque, che i mari si innalzino… Ma il narratore di storie ci sarà sempre, perché è la nostra immaginativa che ci dà una forma, che ci preserva, che ci crea: nel bene come nel male. Sono le nostre storie che ci rigenerano quando siamo abbattuti, quando siamo feriti, persino quando siamo annientati. E’ il narratore di storie, il fabbricatore di sogni, il creatore di miti ad essere la nostra fenice, che ci rappresenta al nostro meglio e al massimo della nostra creatività (…)
Sul non vincere il Premio Nobel, 7 dicembre 2007
Doris Lessing, Kermanshah 22.10.1919 – Londra 17.11.2013