Festa delle Ex – 30 maggio 2020
“Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere sviluppo autentico, dev’essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo.” (§14-15 dell’enciclica Populorum progressio, papa Paolo VI, 26 marzo 1967)
L’annuale festa dei collegi si è svolta anche quest’anno, ma in un nuova modalità, quella virtuale che ha ormai coinvolto qualsiasi ambito dell’interazione sociale e lavorativa degli ultimi mesi. Ritrovarsi in quasi sessanta persone da diverse parti del mondo (da Toronto a Cambridge, da Amsterdam a Zurigo) è stata un’esperienza molto emozionante e unica. Il senso di vicinanza e appartenenza ad un gruppo, quello del Santa Caterina, ha colto tutte con grande gioia e al contempo stupore.
Il collegamento è stato avviato mezz’ora prima dell’inizio dell’assemblea. Oltre al direttivo, diverse persone si sono collegate in anticipo e dopo un primo istante di leggero imbarazzo nel trovarsi virtualmente faccia a faccia dopo tanto tempo, nell’intimità dell’ambiente familiare, le chiacchiere e le feste ad ogni nuovo collegamento hanno invaso l’atmosfera.
Barbara Pasquini ha tenuto il discorso di benvenuto, presentando le attività in corso d’opera. Quest’anno un gruppo di giovani ex si è unita al lavoro del direttivo contribuendo attivamente allo sviluppo di diversi progetti, tra cui in particolare, il progetto di mentoring: l’idea è quella di individuare ex alunne che abbiano avuto un brillante percorso lavorativo o una particolare esperienza di vita da poter condividere con le alunne e che abbiano voglia di mettersi a disposizione per ascoltare le esigenze di queste. Al fine di raccogliere più facilmente la varietà di esperienze lavorative e universitarie delle ex alunne, è stato creato il nuovo account LinkedIn dell’associazione alunne e il nuovo gruppo listato che andrà a sostituire quello già esistente. Invitiamo, dunque, tutte ad iscriversi e a contattare l’associazione tramite la mail associazione.alunne@alunnesantacaterina.it per rendersi disponibile all’attività di mentoring, scrivendo una breve descrizione del loro percorso educativo e professionale e suggerendo degli hashtag che possano identificare le aree di competenza.
La parola è poi passata a Chiara Fedrighi, membro del direttivo, che ha presentato il progetto di sportello psicologico che partirà col nuovo anno collegiale, finanziato in parte dall’associazione. Il fine è quello di garantire una stabilità psicologica ed emotiva alle alunne durante il loro percorso universitario, imparando ad affrontare il più serenamente possibile esami e vita collegiale.
Il corpo centrale dell’evento è stato dedicato ad Annalisa Prizzon, entrata in collegio nell’anno accademico 2003-2004, attualmente ricercatrice presso l’Overseas Development Institute, istituto di ricerca che si occupa di sviluppo internazionale e questioni umanitarie. Il suo discorso è stato prezioso e ispirante, pieno di ottimi consigli non solo per le alunne, ma per tutte coloro che hanno deciso di puntare molto sulla carriera e sull’affermazione professionale. La sua è stata la prima di una serie di testimonianze in modalità virtuale che proseguirà a partire da fine settembre con il fine di stimolare e guidare le alunne nel loro percorso formativo e professionale.
Nel suo discorso, Annalisa cita le parole di Paolo VI nell’enciclica Populorum Progressio ed è una una curiosa e piacevole (e involontaria) coincidenza come li 30 maggio 2020 corrisponda al centesimo anniversario della prima Messa di Giovanni Battista Montini.
Il pomeriggio è proseguito con le parole emozionate di Giovanna Torre che ha raccontato come il collegio ha vissuto l’esperienza covid-19 e quali sono le conseguenti difficoltà che le realtà collegiali pavesi dovranno affrontare nel prossimo futuro. Una campagna pubblicitaria per il prossimo anno accademico è già in preparazione, ma si richiede la collaborazione di tutte nel pubblicizzare il collegio come una valida scelta per intraprendere il percorso universitario nel prossimo anno accademico.
Infine la decana Alessia Caiezza ha tenuto il discorso di fine ciclo dalla stanza di casa sua, lontano dal collegio. Un discorso pieno di emozioni, amicizia, desideri e gratitudine, di racconti di vita collegiali anche in tempo di questa nuova e assurda realtà qual è il covid-19. Tra la sala bianca e le varie stanze del collegio, diverse sue compagne hanno ascoltato emozionate, rivivendo con lei i momenti più belli.
Nonostante il collegamento sia durato quasi due ore, il tempo è volato. Dopo l’ultimo intervento sono stati condivisi pensieri e opinioni da alunne ed ex alunne. L’aspetto più bello è stato sentirci tutte più unite di prima, ricaricate di una nuova energia, con la voglia di collaborare e fare qualcosa di più per il collegio che, per tutte, è stata una casa, un’amica, una famiglia.