Il viandante avanza nella sera

Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra nel tramonto e lo
conduce oltre la striscia infuocata che si spegne (…)
Il cammino è lungo, anche se ci si sposta soltanto dalla cucina alla stanza
che guarda verso occidente e sui vetri della quale s’incendia l’orizzonte,
perché la casa è un regno vasto e sconosciuto e una vita non basta per
l’odissea fra la camera dell’infanzia, quella da letto, il corridoio in cui si
rincorrono i figli, la tavola da pranzo sulla quale i tappi delle bottiglie
sparano a salve come un picchetto d’onore e lo scrittoio con alcuni libri e
alcune carte, che cercano di dire il significato di questo andirivieni fra la
cucina e il tinello, fra Troia ed Itaca.

Danubio, C. Magris, Garzanti 1986